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Normalmente si ritiene che la frattura del femore, nei grandi anziani, sia dovuta a uno stato osteoporotico avanzato del collo femorale. In realtà la frattura del collo femorale presenta primariamente un'origine posturale.
Durante la locomozione, quando l’arto inferiore, nella fase monopodalica, sopporta il peso del corpo, l’articolazione coxofemorale trasmette la sollecitazione al collo del femore che agisce come trave a sbalzo, ancorata a un estremo alla diafisi femorale (struttura di sostegno) e sottoposta, all’altro estremo, al peso del corpo. In stazione monopodalica, il centro di gravità si sposta verso il lato opposto a quello d’appoggio (aumentando il braccio di leva di circa 3 volte) e il momento della forza peso derivante fa si che i muscoli abduttori debbano esercitare una forza 3 volte maggiore di quella del peso del corpo per mantenere la pelvi orizzontale; il peso che agisce sull’articolazione coxofemorale, dal lato in appoggio, è quindi circa 4 volte il peso del corpo. collo femore e muscoli gluteiGrazie al loro decorso parallelo al collo femorale, quando il bacino è i posizione corretta, gli abduttori, in particolare i muscoli piccolo e medio gluteo, contraendosi spingono longitudinalmente il collo femorale dentro la cavità acetabolare. Tale compressione si sovrappone alla spinta di flessione del collo femorale dovuta alla forza peso. In condizione fisiologiche si crea sul collo femorale un gradiente di sollecitazione in cui la compressione è minima sulla parte superiore e massima sulla parte inferiore. coloo femorale (sezione trasversa)Per tale ragione, infatti, la base del collo femorale umano presenta un robusto strato di osso compatto molto resistente alla compressione (meno alla flessione), mentre il resto è formato da osso poroso. L’azione fisiologica degli abduttori consente quindi a un osso apparentemente fragile (ed esso in realtà lo è nei riguardi della flessione) di far fronte a un grosso carico.
Purtroppo, quando il bacino non è posizionato correttamente (come ad es. accade nella comune iperlordosi lombare), il sistema tonico posturale durante l'appoggio monopodalico recluta solo parzialmente i muscoli piccolo e medio gluteo ed è costretto a vicariare, in buona parte, con altri muscoli, tra cui i più significativi sono il breve e tenace muscolo piriforme e il lungo e nastriforme muscolo tensore della fascia lata. Ciò comporta varie conseguenze. La più importante è che viene comunque a mancare la fisiologica compressione del femore che gli consentirebbe di ben tollerare le forze di flessione derivanti dal peso del corpo esponendolo, col passare degli anni e l’aumento dell’osteoporosi, al rischio di frattura; pertanto spess il grande anziano cade a causa della frattura del collo femorale e non viceversa. Indispensabile, a scopo preventivo, risulta evidente la rieducazione posturale..
Ulteriori problematiche posturali (muscolo scheletriche e organiche) dovute a tale vicariamento muscolare sono, ad es., la sindrome del piriforme, la sindrome della benderella ileotibiale e la cellulite.

muscoli piccolo e medio gluteo I muscoli piccolo e medio gluteo (origine su superficie esterna dell'ileo, inserzione su grande trocantere del femore) hanno il compito fisiologico di impedire la caduta del bacino, durante la deambulazione, dal lato non in appoggio (fase in cui l'arto inferiore dello stesso lato non appoggia al terreno), comprimendo il collo del femore nel suo acetabolo. In condizione di bacino non in posizione fisiologica, il sistema tonico posturale può ritenere più funzionale far svolgere buona parte di questo lavoro al corto e robusto muscolo piriforme o piramidale e al debole e lungo muscolo tensore della fascia lata.
Questo vicariamento muscolare è la causa dell'ipotonicità/ipotrofia dei glutei e della facilità di frattura del femore in età avanzata.
Ulteriori problematiche posturali (muscolo scheletriche e organiche) dovute a tale vicariamento muscolare sono, ad es., la sindrome del piriforme, la sindrome della benderella ileotibiale e la cellulite.

muscolo piriforme o piramidaleIl piccolo e tenace muscolo pririforme o piramidale (origine su superficie anteriore del sacro, tra S2 e S4, inserzione su margine superiore del grande trocantereviene reclutato dal sistema tonico posturale, insieme al muscolo tensore della fascia lata, a svolgere buona parte del lavoro che sarebbe fisiologicamente toccato ai muscoli piccolo e medio gluteo, in consizioni di malposizionamento del bacino (postura scorretta), favorendo così, nel grande anziano, la frattura del collo femorale. L'accresciuto utilizzo del muscolo piriforme può portare a sue contratture e spasmi in grado di irritare il nervo sciatico, con cui è a stretto contatto, da cui l'insorgenze della sindrome del piriforme che causa sciatalgia o sciatica. Tale sindrome rientra quindi fra le problematiche posturali muscolo-scheletriche da vicariamento muscolare, la cui migliore prevenzione e cura risulta di norma la rieducazione posturale.

muscolo tensore della fascia lataIl nastriforme muscolo tensore della fascia lata (origine su spina iliaca anteriore superiore e su parte del labbro esterno della cresta iliaca, inserzione, tramite il tratto ileo-tibiale, su condilo tibiale laterale) viene reclutato dal sistema tonico posturale, insiema al muscolo piriforme, a svolgere buona parte del lavoro che sarebbe fisiologicamente toccato ai muscoli piccolo e medio gluteo, in condizioni di malposizionamento del bacino (postura scorretta) favorendo così, nel grande anziano, la frattura del collo femorale. L'organismo provvede inoltre a creare, per questo suo super-lavoro, un magazzino di riserva "eccezionale": la cellulite (che nessuna crema, trattamento ecc. potrà mai eliminare definitivamente a meno che non abbini una rieducazione posturale). Inoltre, la tensione a cui è sottoposto, in tali condizioni, il tratto o benderella ileotibiale favorisce l'insorgenza della sindrome della benderella ileotibiale (o borsite della benderella ileotibiale) (infiammazione "da sfregamento" del tratto inserzionale e della borsa a livello dell'epicondilo tibiale laterale) comune a maratoneti, ciclisti, calciatori ecc. (immagine). Anche la sindrome della benederella ileotibiale fa così parte delle problematiche posturali muscolo-scheletriche da vicariamento muscolare. Risulta evidente l'importanza, anche a tale riguardo, della rieducazione posturale. Tensioni a livello del muscolo tensore della fascia lata possono inoltre causare l'intrappolamento/irritazione del nervo femoro-cutaneo laterale (nervo solo sensitivo che origina da L2 e L3, ramo del nervo misto femorale), che lo attraversa, con insorgenza di meralgia parestesica.
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Pagina aggiornata il 21/08/2008
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