|
Educazione Fisica |
"La salute è un puzzle composto da educazione alimentare, fisica e mentale" |
Cause, meccanismi d'azione e soluzioni Per comprendere come le alterazioni della postura e quindi del sistema posturale viste nel precedente capitolo (problematiche muscolo-scheletriche) possano interessare anche gli altri organi del corpo, occorre sottolineare il concetto di tessuto connettivale e sistema connettivo. Il tessuto connettivo è in realtà un vero e proprio secondo scheletro, questa volta fibroso, che connette tutte le varie parti del nostro organismo. Il tessuto connettivale forma una rete ubiquitaria di tensegrità che avvolge, sostiene e collega tutte le unità funzionali del corpo, partecipando in maniera importante al metabolismo generale ed è un sistema di comunicazione. La fascia connettivale è anche sede di numerosissimi recettori sensoriali, inclusi gli esterocettori e i propriocettori nervosi, assumendo pertanto un ruolo fondamentale all'interno del sistema dell'equilibrio (sistema tonico posturale) ossia nella determinazione della postura individuale (approfondimento).
Così, ad esempio, uno scorretto posizionamento del bacino potrà comportare difficoltà a tutti gli organi in esso contenuti e ad esso connessi con conseguenti potenziali problematiche di tipo urologico, ginecologico, digestivo e viscerale in genere.
A riguardo sono già state dimostrate uretriti,
causate da stasi di urina in anse anomale degli ureteri, e problemi di incontinenza,
derivati da un posizionamento non fisiologico della vescica.
Tensioni a livello dei muscoli cervico-dorsali e cervicali (in particolare della zona suboccipitale), spesso associate a problematiche posturali e stomatognatiche (e di stress), favoriscono l’insorgenza di cefalee, emicranie, nausee, dolori oculari e cali della vista, dolori dentari, acufeni (ronzii e fischi nell'orecchio), problemi d'equilibrio, problemi di memoria, concentrazione, invecchiamento cerebrale precoce, ecc.. Tali muscoli infatti oltre a interferire con i nervi spinali cervicali e relativi vasi sanguigni (disallineamento vertebrale e conseguente restringimento del foro di coniugazione dovuto sia allo slittamento/sublussazione vertebrale che al conseguente fenomeno artrosico evolutivo da carico squilibrato), sono in grado di creare problematiche circolatorie, in particolare a danno dell’arteria vertebrale (che attraversa le apofisi trasverse delle vertebre cervicali), ed endocraniche, quest’ultime tramite il muscolo suboccipitale piccolo retto inferiore, in quanto a stretto contatto con la dura madre meningea.
Una cattiva postura può comportare una respirazione poco fisiologica con conseguente alterazione dei muscoli respiratori e in particolare del muscolo diaframma, il quale essendo a stretto contatto con gli organi vitali di addome e torace ne condiziona la fisiologia. Inoltre un diaframma in retrazione favorirà problematiche circolatorie, dato il suo fondamentale ruolo come pompa per il ritorno venoso, tramite l'azione di pressione-depressione sugli organi toracici e addominali, e l'iperlordosi lombare, date le sue inserzioni sul rachide lombare. Riguardo i problemi circolatori dei liquidi corporei negli arti inferiori, in particolare, occorre considerare
la presenza del nodo vascolare e nervoso situato a livello del malleolo mediale (interno) dellaaviglia. Tale nodo risulta cruciale per il ritorno venoso ma spesso, essendo sottoposto a tensioni per squilibri posturali (piede in appoggio in eversione), non riesce a svolgere fisiologicamente la sua funzione. A ciò va aggiunto che una postura scorretta comporta, come abbiamo già visto, un passo scorretto e quindi una possibile spinta propulsiva, anch'essa determinante per un adeguato ritorno circolatorio, insufficiente. Durante la deambulazione, infatti, il piede, la caviglia e il polpaccio formano un'unità anatomo-funzionale che funge da "cuore periferico".
Cellulite e glutei poco sodi sono il cruccio estetico delle donne. Si sa che, a riguardo, diete e creme possono ben poco. D'altronde non sono poche le ragazze anoressiche che presentano, nonostante la loro estrema magrezza, tali problemi. In realtà si tratta di una problematica perlopiù posturale. Infatti, quando il bacino non è posizionato a dovere, il sistema tonico posturale durante l'appoggio monopodalico (cioè quando siamo appoggiati su un solo arto inferiore mentre camminiamo) invece di reclutare esclusivamente i muscoli piccolo e medio gluteo, che fisiologicamente dovrebbero svolgere il compito di impedire la caduta del bacino dal lato senza appoggio, è costretto a utilizzare anche il muscolo piriforme (o piramidale) e il muscolo tensore della fascia lata. Quest'ultimo è un sottile e lungo muscolo, situato sulla parte laterale della coscia, che si trova così a svolgere un superlavoro. Per supportare questo accresciuto dispendio energetico del muscolo tensore della fascia lata, il nostro organismo crea intorno ad esso un magazzino di riserva di ossigeno ed energia supplementare: la cellulite. Così, le conseguenze di una iperlordosi lombare sono anche glutei poco sodi (per difetto di utilizzo dei muscoli piccolo e medio gluteo) e cellulite (a causa di un eccesso di utilizzo del muscolo tensore della fascia lata) - approfondimento. In realtà, man mano che gli studi e le ricerche di posturologia procedono appaiono sempre più numerose le problematiche legate alla postura. Queste, oltre alla sfera prettamente fisica e organica, interessano,per forza di cose, anche la sfera psichica.
Dopo la nascita della psiconeuroendocrinoimmunologia, ovvero di quella scienza che ha dimostrato in maniera oggettiva la stretta integrazione di tutti i sistemi del nostro corpo, mente inclusa, non si può più negare la grande influenza che una determinata postura può avere nella sfera psichica dell'individuo e viceversa. Purtroppo nella moderna società assistiamo spesso a un sommarsi e susseguirsi in un circolo vizioso di problematiche tipiche posturali a di quelle derivanti da stress psichici(reazione di stress).
E' bene ricordare l'esistenza di disfunzioni organiche primarie, ossia di origine non posturale, ma in grado di comportare secondariamente alterazioni posturali (patologie di vista, udito, vestibolo, apparato stomatognatico, respiratorie, gastroenteriche, neurologiche, autoimmuni, cicatrici importanti e altri postumi di traumi fisici come contrazioni/retrazioni muscolari/miofasciali, sublussazioni articolari ecc.). In questo caso, occorrerà ricorrere a cure e trattamenti specialistici (cure farmacologiche, rieducazione vestibolare, visiva, masso-fisioterapia, chiropratica, atlantotec ecc.) prima di iniziare una rieducazione posturale. Da qui l'importanza di un'accurata e completa diagnosi iniziale. Una volta illustrate molte disfunzioni, problematiche e patologie sia a carico del sistema muscolo-scheletrico, sia a carico degli altri organi, psiche inclusa, cominciamo ad analizzare nello specifico le soluzioni oggi possibili, grazie anche al prezioso apporto della tecnologia. Una serio protocollo di rieducazione posturale inizia sempre con un accurato esame posturale. |
Educazione Fisica:
Approfondimenti del capitolo:
Bibliografia essenziale:
Corsi inerenti: | ||||
- Educazione alimentare - Educazione fisica - Educazione mentale |
Home - Presentazione - AssoTIB - Terapie e Consulenze - Corsi - Pubblicazioni e Conferenze - Mappa Sito - Contatti |
Pagina aggiornata il 12/08/2008 |
www.giovannichetta.it - info@giovannichetta.it
Disclaimer e copyright |