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Educazione Fisica |
"La salute è un puzzle composto da educazione alimentare, fisica e mentale" |
Il rinforzo muscolare è sempre evidentemente parte integrante dell'attività indispensabile per la salute fisico-psichica dell'uomo rappresentata dall'esercizio fisico, come evidenziato nel primo capitolo. La forza espressa da un muscolo esprime la sua capacità di opporsi a una resistenza meccanica e dipende dalla massa muscolare e dal numero di fibre muscolari coinvolte nella sua contrazione (risposta neuromuscolare); quando una fibra muscolare si contrae, infatti, lo fa sempre in maniera totale. L'incremento di forza muscolare dipende dall'intensità e dal tipo di allenamento svolto ed è determinato dal grado di efficienza della relativa attività del sistema nervoso e successivamente dall'aumento di massa muscolarerale. La forza espressa durante un atto motorio/gesto atletico complesso è evidentemete influenzata anche dall'efficienza del sistema tonico-posturale (sistema dell'equilibrio) ossia, in modo particolare, dalla coordinazione motoria (da cui l'importanza dell'allenamento propriocettivo).
La resistenza, intesa come capacità di protrarre nel tempo un’attività muscolare, può riguardare un ristretto gruppo muscolare e l’utilizzo dei substrati energetici locali (resistenza muscolare) o coinvolgere più gruppi muscolari unitamente all’apparato cardiovascolare-respiratorio (resistenza generale). Un’attività fisica con durata superiore ai 10 minuti di norma coinvolge sempre in maniera importante il sistema cardio-respiratorio costituendo così un’attività aerobica con consumo di glicogeno muscolare ed epatico e grassi (a differenza delle attività di breve durata, anaerobiche, in cui viene consumato il glicogeno di muscoli e fegato e prodotto acido lattico). La resistenza dipende da molti fattori fra i quali: la vascolarizzazione muscolare (diametro e numero dei capillari), efficienza dell’apparato cardio-respiratorio (bassa frequenza cardiaca a riposo, trofia della muscolatura cardiaca, volume di sangue e dei globuli rossi, capacità di assorbimento e utilizzo dell’ossigeno), contenuto di ossigeno nel sangue , zuccheri e acidi grassi nelle quantità ottimali, quantità di fibre muscolari rosse, condizioni del sistema muscolo-fasciale-articolare e del sistema tonico-posturale (coordinazione motoria e propriocezione), capacità di autorilassamento, stile di vita (alimentazione, stress, qualità del sonno, attività fisica ecc.) Il termine elasticità (deformazione elastica) indica la capacità di un corpo di deformarsi sotto l'azione di una forza e, al rilascio di questa forza, di ritornare in breve tempo alla sua forma originaria. Se al cessare della sollecitazione, la deformazione permane si ha una deformazione plastica o permanente. Il muscolo possiede naturalmente notevoli capacità elastiche. Quando esso viene allungato (fase eccentrica del movimento) immagazzina energia elastica che poi restituisce, sotto forma di lavoro meccanico, nella successiva fase di rilasciamento o contrazione (fase concentrica). In condizioni fisiologiche, le strutture anatomiche principalmente deputate a questo stoccaggio e restituzione dell’energia elastica sono il tendine, per ca. il 70%, e una specifica porzione dei ponti acto-miosinici del sarcomero (denominata parte S2 ) per il restante 30%. Grazie a questa restituzione di energia elastica aumenta il livello iniziale di forza, velocità e quindi di potenza del movimento. Le proprietà elastiche svolgono anche un ruolo di tipo protettivo, nei confronti delle strutture articolari e periarticolari, in caso di brusche e repentine sollecitazioni. E’ evidente che l’elasticità muscolare è strettamente dipendente dalla viscosità degli strati connettivali che avvolgono le varie porzioni muscolari nonchè dalla condizione dell’intera catena miofasciale di appartenenza. Aderenze e retrazioni muscolari possono ridurre in maniera rilevante l’elasticità muscolare.
Il tono muscolare (basale) rappresenta il grado residuo di leggera contrazione del muscolo a riposo. In altre parole, rappresenta la forza muscolare costante residua a riposo. Il tono muscolare è di notevole importanza per il normale svolgimento di vitali funzioni fisiologiche quali, ad esempio, il mantenimento della postura eretta e il ritorno del sangue venoso al cuore. I fusi neuromuscolari svolgono un ruolo fondamentale nella determinare il tono muscolare così come altre strutture del sistema dell'equilibrio o tonico posturale (nuclei vestibolari, sostanza reticolare, vestibolo). L'entità del tono muscolare dipende dipende dal numero di fibre muscolari coinvolte e ciò a sua volta è determinato, oltre che dallo stato generale del soggetto, dal tipo di utilizzo (conscio e riflesso) del muscolo in questione. Il tono muscolare si riduce sensibilmente in caso di allungamento muscolare (stretching) prolungato, tramite manovre sedanti quali, ad esempio, il massaggio, difetto di attività, rilassamento psicologico (muscolo ipotonico). Esso invece aumenta per incremento di attività, traumi fisici e/o psichici, stress (muscolo ipertonico).
Riguardo all'intensità dell'esercizio fisico, è bene sottolineare i benefici di un'attività fisica moderata:
rilassamento della tensione muscolare e miglioramento del tono muscolare, della circolazione sanguinea e della respirazione, ripristino del controllo neurovegetativo e del corretto ciclo sonno/veglia, abbassamento/regolarizzazione della pressione sanguinea, miglioramento del metabolismo generale, rinforzo del sistema immunitario, aumentato
rilascio di endorfine. Se ben eseguita può portare a un miglioramento di postura e abilità motorie. Il corretto esercizio fisico è quindi un potentissimo riequilibratore e armonizzatore psico-fisico.
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